Tosi saluta il 2009 tuffandosi nel Garda
BAGNO FUORI STAGIONE. A Brenzone una trentina di temerari ha sfidato i sei gradi e mezzo del lago per continuare una tradizione che dura ormai da ventun anni
Il sindaco: «La temperatura dell'acqua mai così bassa» E tra le priorità del 2009 mette il traforo e il filobus
Brenzone. Un tiepido sole ha salutato la trentina di audaci che sprezzanti della temperatura tutt'altro che caraibica ha deciso di salutare nel primo pomeriggio del primo dell'anno l'arrivo del 2009
Una tradizione che si consuma da ventun anni a Brenzone nello specchio d'acqua antistante il municipio di Magugnano e che anche questa volta ha visto tra i protagonisti Flavio Tosi. Il primo cittadino, originario di Borago piccola frazione dell'entroterra di Brenzone, secondo un copione ormai collaudato, si è presentato al molo seguito come un'ombra dall'intabarrato autista Idelmo e pedinato a vista dal responsabile comunicazione Roberto Bolis. Per l'occasione sfoggiava un nuovo costume rispetto a quello esibito l'anno scorso: «I miei assessori mi hanno fatto vedere le foto del 2008 e consigliato caldamente di cambiare modello», ha commentato prima di tuffarsi nel Garda seguito dagli inseparabile fratelli Luigi e Giannantonio Sartori, i macellai del paese, e da Danilo Donatini. In pratica gli organizzatori di una manifestazione nata per scherzo tra amici e diventata appuntamento di rilievo come dimostra anche la presenza del sindaco di Brenzone, Giacomo Simonelli, e dell'assessore di An Davide Benedetti che, a differenza del primo cittadino, ha dato l'esempio rimanendo in mutande e tuffandosi nel lago con un cappellino natalizio dall'inedito coloro verde. Tanti i genti spontanei sorti per l'occasione, come il siparietto tra il produttore Michele Calì e Tosi, entrambi compagni di squadra dell'Atletico Rio Valli.
Da consumato professionista Calì, davanti alle telecamere, ha consegnato al primo cittadino scaligero un scaldino da usare appena fuori dall'acqua. Poco lontano ad osservare la scena con divertimento ma sano pragmatismo l'assessore regionale alla sanità Sandro Sandri. «Sono qui per vegliare sulla salute di tutti e non per emulare le gesta dei bagnanti. Si lo so che anche da assessore alla sanità Tosi si tuffò nel Garda ma fino a prova contraria lui ha quasi vent'anni meno di me», svincola Sandri prima di raggiungere l'assessore provinciale Luca Coletto anche lui in veste di «curioso» al pari dall'assessore di Malcesine Livio Concini. Per la cronaca la temperatura dell'acqua, al momento del bagno fuori stagione, registrava 6,5 gradi sopra lo zero, decisamente più bassa rispetto ai dieci dell'anno precedente.
E questo non per il gesto «sconsiderato» di uno dei fratelli Sartori che prima del via ufficiale del tuffo nel Benaco ha lanciato in acqua una piccola lastra di ghiaccio. Tre minuti, anche meno, di nuotata e poi per tutti il rapido rientro a riva a scaldarsi con un ottimo vin brulè. «Mai stata cosi fredda l'acqua», ammette Tosi che nega, forse anche per la presenza della moglie Stefania nascosta tra la folla, di aver preso l'anno scorso la febbre per via del tuffo augurale nel Garda. «Sono stato a letto per un attacco influenzale ma era il 5 gennaio e quindi i due fatti non hanno correlazione». Sarà intanto prima di gettarsi nel Benaco Tosi aveva individuato le priorità amministrative per il nuovo anno. «Contiamo di sbloccare opere pubbliche importanti come il traforo delle Torricelle, la 434 a Basso Acquar e partire con il Filobus. Ci aspetta un 2009 duro anche se l'augurio è che sia meno pesante di quello prospettato e per questo avremmo un occhio di riguardo al sociale».
Il futuro di Tosi è in regione? «Intanto facciamo il sindaco poi si vedrà».
L’Arena - Stefano Joppi